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Settori atrofizzati

Il volume osseo della mandibola può ridursi a causa di una predisposizione genetica o di condizioni specifiche sfavorevoli

La perdita di uno o più denti genera un riassorbimento dell’osso alveolare che può estendersi talvolta fino all’osso basale.

L’entità di tale riassorbimento varia in base al numero di denti perso, al volume occupato dalle radici e alla durata dell’edentulia senza restaurazione protesica.

Perciò, è spesso maggiore nel settore molare, dove le radici occupano uno spazio considerevole rispetto al volume dell’osso alveolare.

 

 

ATROFIA MANDIBOLARE POSTERIORE

Se non viene compensata, la perdita di volume nella zona posteriore può generare nel tempo una disfunzione masticatoria, con potenziali conseguenze anche sul piano estetico dovute alla rotazione della mandibola e alla perdita della dimensione verticale.

In ogni caso, un’edentulia posteriore, unilaterale o bilaterale, provoca fastidio immediato durante la masticazione e una riduzione del carico masticatorio.

 

Immagine mandibola posteriore - Settori atrofizzati

 

IMPIANTI TWINKON®

Impianti twinKon® - Settori atrofizzati

La riabilitazione delle mandibole atrofizzate rappresenta una sfida significativa per l’implantologia orale.

Sono state descritte tecniche di innesto per l’incremento osseo verticale o di rimozione del nervo dentale, ma tutte presentano rischi post-operatori significativi: riassorbimento osseo, forti dolori o la perdita di sensibilità(1).
In alternativa, numerosi studi a 8 anni dimostrano che è possibile ottenere risultati clinici altrettanto soddisfacenti, se non migliori, con impianti corti paragonabili a impianti più lunghi posizionati su osso aumentato(2).

 

La tecnica Tissue Level rivisitata

Il twinKon® presenta una spalla arrotondata a livello della quale la superficie dell’impianto passa da liscia a rugosa.

La spalla è sormontata da un collo concavo liscio, a contatto con il tessuto connettivo.

Il suo obiettivo è quello di ricreare un giunto mucoso precoce che funge da barriera di protezione naturale.

Tutte le manipolazioni protesiche successive verranno quindi spostate sotto tale limite, riducendo il rischio di contaminazione iatrogena a vantaggio della conservazione del capitale osseo residuo.

 

Collo concavo e riorganizzazione tissutale

In uno studio realizzato su cane beagle, la Dottoressa Caroline Bolle ha registrato dopo 12 settimane un rimodellamento del tessuto connettivo, ricco di fibroblasti e di fibre di collagene ancorate all’osso che convergono in direzione orizzontale verso l’impianto.

Nello spazio di cicatrizzazione definito dalla concavità del colletto transmucoso, si osserva una distribuzione circolare e orizzontale delle fibre di collagene su uno spessore di 500 mm (dal collo verso la periferia).

In scala ridotta, sezioni verticali hanno evidenziato un rimodellamento circonferenziale denso delle fibre di collagene.

Bolle– Early Periimplant Tissue Healing on 1-Piece Implants with a Concave Transmucosal Design: A Histomorphometric Study in dogs (2015)

IMPIANTO ULTRA CORTO TWINKON4®

Immagine impianti twinKon®4 - Settori atrofizzati
  • Primo premio per la migliore presentazione orale EAO 2015,
  • Primo premio per la migliore presentazione orale EAO 2016.

 

Global D propone un’alternativa unica, minimamente invasiva, agli innesti per aumento verticale.

Il twinkon®4 è l’impianto ultra corto ø 4 mm x lung. 4 mm della gamma twinKon®.

Questo impianto offre un’alternativa agli impianti 8,5 mm lung. x ø 4 mm nella zona mascellare posteriore(3).

PROTESI AVVITATA TWINKON®

Protesi fissa avvitata - twinKon® - Settori atrofizzati

Reintervento e assenza di cemento per fissaggio definitivo

La scelta della modalità di fissaggio della protesi rappresenta un punto fondamentale del piano terapeutico.

Nei settori atrofizzati riabilitati con protesi fissa, si consiglia di favorire la possibilità di reintervenire (per manutenzione) ed evitare l’uso di cementi per fissaggio definitivo (rischio di fusione sottogengivale).

La protesi avvitata su impianto è costituita da una restaurazione avvitata su pilasti conici, a loro volta fissati sugli impianti.

Grazie ai canali di accesso alle vitti, la protesi avvitata è la soluzione più comoda in termini di manutenzione.

PROTESI FISSA COMPLETA MANDIBOLARE

Protesi fissa completa mandibolare - Settori atrofizzati

Ponte avvitato con false papille

La protesi comprende sia la corona che la parte scoperta delle radici.

Il restauro può essere realizzato su 4 impianti su mandibola e 6 impianti su mascella.

La perdita alveolare è moderata.

È importante notare che la protesi dovrà prevedere spazi per consentire al paziente l’uso di scovolini.

 

Ponte avvitato con falsa gengiva

La protesi comprende i denti mancanti e una falsa gengiva.

Questa soluzione è indicata in caso di deficit osseo verticale significativo che non permette più il trattamento tramite ponte completo su impianto di classe 1 o 2.

La falsa gengiva consente di realizzare un supporto labiale laddove non può essere garantito.

FRESE ULTRA CORTE CON STOP

Frese ultra corte e kit chirurgico - twinKon® - Settori atrofizzati

Kit chirurgico twinKon 4®

Gli impianti ultra corti twinKon®4 dispongono di un kit chirurgico specifico, dotato di frese ultra corte con dispositivi di arresto fissi.

Durante la foratura, le frese sonno usate a una velocità di rotazione molto bassa, per garantire un controllo ottimale sull’asse e sulla profondità del foro. Gli impianti di lunghezza superiore a 4 mm sono realizzati con il kit ULTIMATE.

 

PROTESI SU BARRA

Protesi su barra - Settori atrofizzati

Protesi per edentulia totale

La protesi rimovibile su impianti è adatta nei casi di riassorbimento dell’osso alveolare grave o moderato.

Oltre a risolvere i problemi di mobilità dell’apparecchio in seguito alla fusione delle creste ossee, questa soluzione consente di ottenere rapporti di occlusione stabili, ripristinare la funzione masticatoria e ridurre i segni dell’invecchiamento, preservando i tessuti del viso.

VANTAGGI DELL’IMPLANTOLOGIA TISSUE LEVEL (4)

Spostamento dell’interfaccia pilastro-impianto e stabilità tissutale

  • Semplificazione del protocollo realizzato in un tempo chirurgico,
  • Spostamento dell’interfaccia protesica sotto la cresta ossea,
  • Cicatrizzazione immediata dopo l’intervento sui tessuti molli a contatto con il collo liscio dell’impianto,
  • Accessibilità per le manipolazioni protesiche nel cavo orale.
(1) AR Rokn Comparing 4 mm implant to longer implant pllaced in augmented bones in the atrophic posterior mandibles : one year results of a randomized controlled trial (2018)
(2) Pietro Felice Posterior jaws rehabilitated with partial prostheses supported by 4.0 x 4.0 mm or by longer implants: Three year post-loading results from a multicentre randomised controlled trial (2018)
(3) Pietro Felice Posterior jaws rehabilitated with partial prostheses supported by 4.0 x 4.0 mm or by longer implants: Three-year post-loading results from a multicentre randomised controlled trial (2018)
(4) Information Dentaire n 27 17 juillet 2019 (page 68 74)